News 2021
L’associazione si prepara a chiudere un anno complesso. Il periodo tra novembre e marzo a Kongwa corrisponde alla stagione delle piogge: si tratta di un periodo difficoltoso per la popolazione e anche quest’anno, purtroppo, le previsioni non sono favorevoli. Come ogni anno, il progetto si impegna ad aiutare i residenti a fare fronte al momento di carestia con la consegna di alimenti a trenta famiglie bisognose. L’associazione si è mossa in anticipo, accantonando alcune scorte e risparmiando così sui costi: in questo modo, se la situazione dovesse presentarsi particolarmente grave, sarebbe in grado di includere alcune famiglie in più. A segnalare le famiglie in difficoltà sono gli operatori sanitari dei villaggi: si tratta in genere di persone con disabilità o anziani soli, non più in grado di lavorare nei campi. La prima distribuzione di mais, fagioli e sale, con qualche aiuto economico, è prevista a gennaio.
Nello stesso mese è stata programmata una missione. In agenda ci sono alcuni incontri con i rappresentanti del governo, della sanità e del Tanzanian Bureau Standard. Inoltre, si dovranno tenere gli incontri preliminari per portare la clinica mobile in tre nuovi villaggi: sarà quindi necessario individuare gli operatori che si dovranno occupare della ricerca dei bambini da inserire nel programma e avviare la loro formazione. Dovrà essere organizzato anche il seminario medico nutrizionale per gli operatori sanitari. Per quanto riguarda le costruzioni, il programma prevede il trasferimento del mulino dalla vecchia sede al nuovo edificio e la realizzazione del tank sopraelevato che garantirà la riserva idrica del nuovo centro. Il programma delle arnie per la raccolta del miele andrà rivisto e, infine, occorrerà occuparsi delle attività di contabilità e raccolta dati.
A metà anno, persistono le difficoltà legate all’emergenza Covid: la pandemia ha impedito la regolare partenza per le missioni. La squadra è comunque stata in grado di gestire al meglio il programma per quanto riguarda la produzione, la clinica mensile, le relazioni con le autorità, l’acquisto delle scorte, la gestione dei malati particolari e il lavoro routinario.
In questi anni, il tema dell’alimentazione è al centro delle agende governative della Tanzania e di molti altri paesi. Le autorità tanzaniane, quindi, hanno in previsione lo stanziamento di fondi significativi per le associazioni e i progetti impegnati in questo settore. Il governo potrebbe inoltre supportarli mediante leggi più favorevoli, facilitazioni negli iter burocratici per l’approvazione dei progetti e collaborazioni tra associazioni. Inoltre, le istituzioni puntano su progetti che prevedono prodotti preparati in loco: “Chakula bora ni afya” corrisponde quindi perfettamente ai requisiti e l’attuale composizione del team potrebbe permettere un’espansione, seppure modesta, del progetto. Nelle prossime missioni si rifletterà sulle vie per ottenere maggiore visibilità e impostare un’eventuale espansione.
Proseguono intanto i lavori per la nuova costruzione: il prossimo anno dovrebbero essere trasferiti i macchinari e installati i pannelli solari. Alcuni inconvenienti legati alla gestione delle arnie hanno condotto all’acquisto extra di dieci secchi di miele, ma fortunatamente il prezzo è piuttosto contenuto. Per quanto riguarda il Tanzanian Bureau Standard, in primavera sono stati superati i controlli igienico-sanitari e batteriologici, mentre in estate sono emerse alcune criticità per il tasso di umidità e acidità del prodotto. L’esame dovrà quindi essere ripetuto. Intanto, rimane in sospeso la richiesta di cambio di categoria, per trovarne una con standard più adeguati al Karasali.
Un piccolo intoppo ha riguardato anche la fisioterapia per i bambini. Inizialmente, infatti, era stata stilata una lista di nove bambini con necessità di cure. Tuttavia, per una serie di inconvenienti, è stato possibile condurre al Centro di Mlali solo cinque bambini. In ogni caso, tutti i bambini seguiti hanno ottenuto buoni risultati. Due di loro hanno avuto necessità di tutori e il progetto ha coperto la spesa.
Un aiuto importante è arrivato da un’azienda produttrice di motori per essiccatori. Malgrado la presenza di uno stabilizzatore nel Centro Nutrizionale, uno sbalzo di corrente ha fulminato un microonde, due essiccatori e altri piccoli elettrodomestici. Il microonde e uno dei due motori sono stati rimpiazzati con altri di riserva, mentre per il secondo è stata contattata l’azienda. Informata del progetto, la ditta ha regalato all’associazione due motori con le opportune modifiche. A carico dell’associazione c’è stato solo un contributo per la spedizione. In segno di riconoscenza, i rappresentati sono stati invitati a visitare il progetto e hanno ricevuto due copie del libro sul tema.
Un parroco, inoltre, ha proposto una raccolta fondi per lo scavo di un pozzo. Musa Abdi, presidente di Ufundiko, ha segnalato una richiesta proveniente dal villaggio di Kinangali. Il Novara Center ha approvato la richiesta per l’intera somma ed è stata avviata la raccolta fondi. Questo progetto permette di ottemperare a una promessa risalente al 1987, quando al villaggio era stato garantito un punto acqua che però non era stato possibile realizzare.
Un anno difficile per la Tanzania: l’inizio del 2021 ha visto un peggioramento della situazione sanitaria legata al Covid, che ha determinato una crisi fra la popolazione. Paura e instabilità, infatti, hanno causato anche una revisione delle priorità e dell’attenzione ad aspetti della vita quotidiana come alimentazione e salute. La pandemia ha comportato inoltre il rinvio delle missioni, che non si terranno di conseguenza in primavera ma solo a metà luglio.
Sono stati comunque mantenuti i contatti con il team e con Musa Abdi, presidente di Ufundiko. Il team è stato in grado di garantire in autonomia un’elevata qualità del servizio e ha inoltre lanciato la produzione di un nuovo prodotto: la farina di zenzero, molto richiesta, prodotta e distribuita nei villaggi da aprile.
L’organizzazione di una missione in loco risulta però necessaria per alcuni specifici aspetti, come la gestione dei materiali, l’avvio di nuove attività e la risoluzione dei problemi legati agli approvvigionamenti e in particolare alle attrezzature.
Intanto il governo ha comunicato quali saranno i tre nuovi villaggi in cui si potrà portare la clinica nutrizionale: si tratta di Hogoro, Msunjilile e Sejeli. Essendo sulla stessa strada che conduce agli altri villaggi, l’inserimento non comporterà maggiori tempi di viaggio né consumi di carburante. L’iter per l’avvio di una clinica nutrizionale prevede una serie di colloqui con il governo e il personale sanitario del villaggio, volti a stabilire i termini di collaborazione, che si terranno nell’ambito della missione.
È stato inoltre stilato l’elenco dei dieci bambini che si sottoporranno a trattamenti di fisioterapia. Dopo l’approvazione del DMO, saranno concordati i periodi di cura nel centro di Mlali, in base alle disponibilità della struttura.
Il governo tanzaniano vorrebbe estendere il progetto nutrizionale alle donne in gravidanza e agli anziani.
L’attenzione per le gestanti è molto interessante per il suo approccio in ottica di prevenzione, seppure preveda dei costi elevati. L’associazione, seppure con molte difficoltà causate dalla distanza, ha già avviato una raccolta dati in vista dell’avvio di un progetto pilota. È emerso così che in sei villaggi, su una popolazione totale di 36.279 persone, il numero di partorienti in un anno è stato di 1.227, ossia quasi il 3%.
Per quanto riguarda le costruzioni, l’edificio per il trasferimento del mulino è quasi completo: manca l’impianto elettrico.
Notizie positive riguardano anche il Tanzanian Bureau Standard: l’ultimo controllo è stato superato. Rimane però in sospeso il problema del cambio di categoria: crema al miele in sostituzione a burro di arachidi.
Si prevedono spese abbastanza contenute per l’approvvigionamento delle scorte alimentari, per via delle scorte avanzate lo scorso anno e di una produzione più limitata del previsto a causa di alcuni inconvenienti. Grazie agli alveari del progetto, inoltre, l’acquisto del miele non dovrebbe più incidere particolarmente sulle voci di spesa. L’anno scorso, al contrario, il prezzo era stato molto elevato.