News 2021
Un anno difficile per la Tanzania: l’inizio del 2021 ha visto un peggioramento della situazione sanitaria legata al Covid, che ha determinato una crisi fra la popolazione. Paura e instabilità, infatti, hanno causato anche una revisione delle priorità e dell’attenzione ad aspetti della vita quotidiana come alimentazione e salute. La pandemia ha comportato inoltre il rinvio delle missioni, che non si terranno di conseguenza in primavera ma solo a metà luglio.
Sono stati comunque mantenuti i contatti con il team e con Musa Abdi, presidente di Ufundiko. Il team è stato in grado di garantire in autonomia un’elevata qualità del servizio e ha inoltre lanciato la produzione di un nuovo prodotto: la farina di zenzero, molto richiesta, prodotta e distribuita nei villaggi da aprile.
L’organizzazione di una missione in loco risulta però necessaria per alcuni specifici aspetti, come la gestione dei materiali, l’avvio di nuove attività e la risoluzione dei problemi legati agli approvvigionamenti e in particolare alle attrezzature.
Intanto il governo ha comunicato quali saranno i tre nuovi villaggi in cui si potrà portare la clinica nutrizionale: si tratta di Hogoro, Msunjilile e Sejeli. Essendo sulla stessa strada che conduce agli altri villaggi, l’inserimento non comporterà maggiori tempi di viaggio né consumi di carburante. L’iter per l’avvio di una clinica nutrizionale prevede una serie di colloqui con il governo e il personale sanitario del villaggio, volti a stabilire i termini di collaborazione, che si terranno nell’ambito della missione.
È stato inoltre stilato l’elenco dei dieci bambini che si sottoporranno a trattamenti di fisioterapia. Dopo l’approvazione del DMO, saranno concordati i periodi di cura nel centro di Mlali, in base alle disponibilità della struttura.
Il governo tanzaniano vorrebbe estendere il progetto nutrizionale alle donne in gravidanza e agli anziani.
L’attenzione per le gestanti è molto interessante per il suo approccio in ottica di prevenzione, seppure preveda dei costi elevati. L’associazione, seppure con molte difficoltà causate dalla distanza, ha già avviato una raccolta dati in vista dell’avvio di un progetto pilota. È emerso così che in sei villaggi, su una popolazione totale di 36.279 persone, il numero di partorienti in un anno è stato di 1.227, ossia quasi il 3%.
Per quanto riguarda le costruzioni, l’edificio per il trasferimento del mulino è quasi completo: manca l’impianto elettrico.
Notizie positive riguardano anche il Tanzanian Bureau Standard: l’ultimo controllo è stato superato. Rimane però in sospeso il problema del cambio di categoria: crema al miele in sostituzione a burro di arachidi.
Si prevedono spese abbastanza contenute per l’approvvigionamento delle scorte alimentari, per via delle scorte avanzate lo scorso anno e di una produzione più limitata del previsto a causa di alcuni inconvenienti. Grazie agli alveari del progetto, inoltre, l’acquisto del miele non dovrebbe più incidere particolarmente sulle voci di spesa. L’anno scorso, al contrario, il prezzo era stato molto elevato.